Sabato, 2 Ottobre
Stanotte suo malgrado Tunya mi ha abbandonato, lei ha
fatto del suo meglio per aspettarmi ma con la sua improvvisa malattia troppo
grave da risolversi non ero sicuro che potesse sopportarne le sofferenze.
Io seppure sbagliando nel prendere decisioni
comunque ho fatto il possibile per raggiungerla in tempo ma in quest’era di
pandemia il mio permesso di viaggio è arrivato tardi e quindi martedì 5 Ottobre
ho intrapreso un viaggio che non avrei mai pensato fare, mai voluto fare, però
il messaggio del suo papà mi ha dato coraggio; “che Dio ti benedica in un
viaggio sicuro e appagante”
Giovedì 14 Ottobre
Dopo otto interminabili giorni di stretto isolamento
in un covid hotel, oggi è stata una lunga giornata provante.
Di buon mattino mi sono recato al tempio ho acceso un
bastoncino d’incenso e le ho aperto una bottiglietta di Katring Deng (red bull)
che le piaceva tanto mentre incredulo guardavo la sua foto circondata da
ghirlande di gelsomini e petali di rose, mille domande alle quali non ci sarà
mai risposta iniziavano a riempirmi la testa ma è iniziata la cerimonia.
Nove monaci Buddisti hanno recitato in coro l’ultima
preghiera per Tunya poi finalmente ho potuto vederla per darle l’ultimo saluto
prima che venisse incenerita nel forno crematorio del Tempio.
Dopo tutti questi giorni passati ad aspettarmi al
freddo il suo aspetto era molto diverso o forse era solo l’aspetto della morte,
non so, comunque Tunya era sempre bella e finalmente serena nel suo sonno
eterno.
Avrei voluto toccarla, stringerle la mano, darle una
moneta per Caronte o per chissà che mi ero preparato in tasca ma non ne ho
avuto il coraggio, sono rimasto paralizzato a fissarla frastornato, non so come
se stessi assistendo alla scena di un’altra persona, mi sembrava tutto
surreale, invece era tutto reale ed ero io che guardavo Tunya adagiata nella
bara bianca e sono stato travolto dal pianto, poi mi sono fatto coraggio e con
le mie braccia l’ho accompagnata nel forno che iniziava a luccicare.
Venerdì, 15 Ottobre
Stamane nell’alba bagnata dalle ultime piogge
monsoniche sono tornato al Tempio per raccogliere una parte di ceneri ed ossa
che porterò con me, il resto tra cento giorni verranno disperse nel grande
fiume di Bangkok.
Un vassoio con su adagiate le ceneri e quello che
rimaneva delle ossa, minuziosamente composte nella loro posizione naturale,
cosparse di essenza di gelsomino, petali di rose, petali di orchidee e di
gelsomini, benedette dal monaco di turno quella mattina.
Dice un amico “questa è l’essenza, lasceremo
tutto ciò che siamo stati, che abbiamo posseduto e andremo via per ciò che
siamo riusciti a diventare, il resto è solo un involucro”
Sabato, 23 Ottobre
Ho pensato di utilizzare una pagina del mio blog per
ospitare Tunya in un luogo che sebbene virtuale possa vivere in eterno.
Rest In Peace my Lovely Tunya
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